
Da tempo seguo alcuni pittori emergenti , fra questi ,senza dubbio , la mia attenzione è stata catturata e continua ad essere in modo particolare per l'artista Guido Mannini. Il suo percorso artistico è molto interessante ed in continua evoluzione.Ventenne si affaccia alla pittura ,ed è fra i più noti copisti in grado di interpretare con estrema precisione opere dei Maestri del passato. Annuari d'arte ed esposizioni ne testimoniano il grande successo.
Nel corso degli anni, Mannini assimila con facilità manierismi e tecniche,tutto ciò che apprende lo trasporta con grande sensibilità in opere sue.Diventa così " Il pittore dei deserti ", mondi silenziosi ed incantati , dove le emozioni non hanno fine. Le sue opere varcano i confini ed approda a Dubai.L'orizzonte si apre ad altre esperienze, l'anno 2017 termina così fitto di successi culminando con la prestigiosa " Biennale di Milano". Noti critici come Angelo Mistrangelo, Alberto D'Attanasio, Michele Franco , Letizia Cucciarelli , Gian Giorgio Massara e non ultimo Vittorio Sgarbi, hanno speso parole di elogio per la singolarità dei soggetti e per la capacità di rendere con pochi elementi pittorici ,un'atmosfera quasi magica. Ma è il momento dell'evoluzione in tutte le sue forme. Il desiderio di nuove esperienze ,portano questo giovane artista ad un percorso che si manifesta come una dirompente deflagrazione. I morbidi e pacati colori dei suoi deserti, lasciano il posto a forme astratte. Mannini trasferisce in originali e dinamiche opere ,il desiderio di rompere i suoi silenzi con vivaci cromatismi. Libero nello spazio ...quasi una nuova nascita. Un punto di svolta ..più esplosiva di così non poteva essere , i colori poi, un Big Bang, una forma brillante e piena di vita! Gridando ciò che ha dentro,...è fantasticamente uscito con tutta la "SUA ENERGIA"!
Silvana Lomaglio

Mannini Guido nel 1997 mentre esegue un de Chirico dall'originale
-Artista delicato ma caparbio, poetico nel suo segno deciso, assolutamente da scoprire/ri-scoprire, dotato di tecnica sopraffina e di capacità e adattabilità che gli permettono di realizzare sofisticate e realissime riproduzioni di opere dei grandi Maestri della storia dell'Arte. Mannini porta da sempre al pubblico, COERENTEMENTE, i suoi deserti, vissuti di persona per anni e rimasti nel profondo dei suoi ricordi. Ricordi che emergono con grazia, potenza, "freschezza", come tutto fosse attualità e non memoria. Il luogo ostile alla vita per eccellenza, l'infuocato silenzioso deserto, attraverso le opere di Mannini ci parla.... dalle tele ci giunge un vento bollente che porta con sé parole sommesse, bramìti di cammelli, atmosfere sospese, la frescura d'acqua di un'oasi. Per chi ancora non lo conosce, credo EXPOCASA sia una bella occasione per incontrare la sua grande Arte e la sua umanità.
Michele Franco (Critico - Attore - Presentatore - divulgatore d'arte )
​
"Da quando é scaturita la Metamorphosis nell'artista - già apprezzato esecutore di moltissime Copie d'Autore e di Deserti ai quali sa donare delicatezza, vibrazione e voce oltre a luce ineguagliabile - é un continuo sperimentare e divertire le tele e gli originali supporti tondi come il mondo.
A distanza di un anno si nota una crescita esponenziale nell'osare mix di sfumature e fluidità inconsuete, che portano l'osservatore ad essere toccato nel profondo da morbidezze e asperità nel tratto e nell'effetto, sicuramente mai lasciato al caso ma fortemente voluto e quindi studiato con una tecnica estremamente originale.
Oggi Mannini i colori li "governa, possiede, comanda"...li fa vivere, danzare, schizzare, unire e pulsare: è magica magia di esperto e moderno alchimista!
Esporre una "Metamorfosi" di Guido Mannini in casa è rendere una parete immediatamente impattante ed importante ma anche una gioia per gli occhi ad ogni sguardo...gioia che attraverso le vibrazioni, con i colori stessi scende e "cola" fin nel profondo dell'animo, se si é pronti ad accoglierla.
Sono colori...che sono vita!
E a noi piace tantissimo così il mondo:
vivo vivido e vitale!
E Mannini è anche questo.
Portogallo Barbara Colombino
​
​

